Presentazione libro di Fabrizio Borghini

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Libri di Borghini Fabrizio Borghini

Il cinema, la commedia e la Toscana secondo Fabrizio Borghini

Aperta dai saluti di Simonetta Bessi, presidente di Auser Toscana e di Cristina Gatti, presidente del Gruppo Scrittori Firenze, si è tenuta nel saloncino di Auser a Sesto Fiorentino la presentazione dell’interessante libro di Fabrizio Borghini dedicata alla ripresa della Commedia cinematografica nella nostra regione che, dopo il fortunato exploit di “Amici miei” di Monicelli, ha visto crescere la proposta di film toscani interpretati e diretti da toscani, da Benigni fino al Ciclone di Pieraccioni e oltre.

“Le cose che più colpiscono in questo interessante lavoro ”ha esordito Renato Campinoti nella sua presentazione “è l’interessante illustrazione di Fabrizio sulle origini storiche del teatro, del vernacolo e poi del Cabaret fiorentino e toscano (basti pensare prima a Sergio Forconi, poi ai Gian-cattivi e a tanti altri) che forniscono, diciamo così, le basi su cui si svilupperà l’esperienza cinematografica in forma di commedia in Toscana. Un capitolo che meriterebbe di per sé un nuovo lavoro di Borghini.”

Le altre sottolineature fatte da Campinoti hanno riguardato la caratteristica diciamo così poliedrica dei personaggi all’origine di questo sviluppo della cinematografia nella nostra realtà. Molti, infatti, a cominciare da Pieraccioni, Panariello, Benvenuti, Ceccherini, Paci e altri passano da attori a sceneggiatori a registi, tutti ottenendo importanti successi. Alla base di questa esperienza singolare c’è la realtà della Cecchi Gori sotto la direzione di Rita Rusic che incoraggia in maniera significativa questa esperienza.

“La Cecchi Gori”, dirà Panariello, “è stata per i comici toscani quello che è stato Lorenzo il Magnifico per Michelangelo”. Infine, ha notato ancora Campinoti, “il lavoro di Borghini non si occupa solo degli artisti fiorentini, ma guarda a tutta la regione. Basti pensare all’esperienza di Virzì nel livornese che ha ottenuto grandi successi di pubblico e di critica”.

Borghini ha preso atto volentieri delle sottolineature messe in evidenza e ha mostrato come, nell’esperienza di molti anni nel campo della cinematografia, (laureato con Monicelli all’Università di Firenze!), sia diventato sicuramente una delle personalità più esperte in tali materie in toscana. La dottoressa Silvia Ranzi, critico d’arte e membro di più realtà culturali fiorentine ha anch’essa sottolineato l’importanza del volume di Borghini e ha auspicato uno sviluppo ulteriore di tale rilevante lavoro.

Altrettanto ha detto Roberto Mosi, nel suo intervento, auspicando anche una più stretta collaborazione tra Gruppo Scrittori Firenze e Auser toscana per la diffusione dei molti contributi culturali che questa esperienza produce. Tale indicazione di possibili ulteriori collaborazioni è stata quindi ripresa sia da Simonetta Bessi che da Cristina Gatti che hanno chiuso i lavori ringraziando i molti partecipanti e lo stesso Borghini per la serata interessante che ci ha regalato.