Presentazione del libro di Andrea Volterrani

  • Andrea Volterrani, autore del volume
  • Lo sviluppo sociale delle comunità
Andrea Volterrani, autore del volume Lo sviluppo sociale delle comunità

Interessante e innovativa la presentazione
di Andrea Volterrani in Auser Toscana

di Renato Campinoti

Doveva essere la presentazione del libro che Andrea Volterrani ha scritto insieme a Luciano Squillaci dal titolo “Lo sviluppo sociale delle comunità”, con un sottotitolo intrigante “Come il Terzo Settore può rendere protagoniste e coese le comunità territoriali”. E così è stato.

Volterrani è partito subito mettendo in chiaro che la riflessione di fondo, che sottende il lavoro presentato, riguarda l’esigenza, per le Associazioni di volontariato, dopo l’approvazione del nuovo Codice del Terzo Settore, di non guardare al passato, né, tanto meno di mettere avanti la volontà di salvaguardare i piccoli interessi della propria organizzazione, ma puntare a recuperare un rapporto con le comunità presenti nel proprio territorio e farne il centro della propria, nuova iniziativa”.

Impegnarsi CON e non PER la Comunità, come paradigma cui attenersi per superare il rischio di scivolare in una sorta di “conservatorismo” che mira a riprodurre i “servizi” che abbiamo già in attività, sulla base di “bisogni” che non ci sforziamo di rimettere in discussione.

È questa anche la via, ha sottolineato Volterrani, per valorizzare davvero i nuovi strumenti della Co-programmazione e e Co-progettazione che la riforma mette a disposizione del Terzo Settore.

Come si può immaginare, un simile approccio ha destato interrogativi e voglia di confronto negli oltre trenta partecipanti all’iniziativa, in rappresentanza di tutti i Territori dove Auser è presente in Toscana.

Ci si poteva aspettare un classico dibattito con interventi fiume e le consuete conclusioni. Ma così non è stato. Volterrani ha messo in atto il sistema del cosiddetto “fish ball”, distribuendo i presenti in ben 8 gruppi e invitandoli a incontrarsi nel bel giardino in cui è immersa la struttura di Auser, per circa un’ora.

Al termine della quale, ritornati nel saloncino “Conforti”, hanno trovato una ben diversa organizzazione delle sedie, con quattro delle quali, disposte a croce, che funzionavano da tribuna a rotazione per i più di venti interventi (tassativamente di non più di due minuti!) che si sono susseguiti.

In questo modo si è anzitutto registrato un consenso ben più ampio di quanto ci si potesse aspettare, all’impostazione iniziale del relatore e si sono portati contributi più netti ed espliciti rispetto alla consueta modalità di dibattito.

Al termine dei lavori, nel pranzo servito dai volontari di Auser Zambra, si è registrata una soddisfazione diffusa per questa esperienza e la convinzione di aver utilizzato bene il tempo necessario a recarsi all’appuntamento così come le ore della mattina passata insieme al professor Volterrani.