Certaldo - Parco inclusivo

Benessere a  contatto con la natura

Cosa è un parco inclusivo?

Come  e da chi viene gestito? A Certaldo c’è.

È un parco giochi adatto a tutti, sia ai bambini che ai genitori e nonni.

C’è la casina dove si possono trovare libri da leggere, bauli pieni di giocattoli, percorsi e giochi su morbidi tappeti colorati, cartelli con scrittura tattile, strumenti musicali impiantati a terra che si suonano toccandoli, giochi adatti anche a diversamente abili e orti  in cassetta dove i bimbi si divertono ad annaffiare le piccole piante aromatiche.

A Certaldo abbiamo creato un gruppo di 38 associazioni (tavolo permanente) dove, grazie alla tecnologia, ci teniamo in contatto in ogni occasione di decisioni e proposte da parte di ognuno di noi; inoltre esiste un organo direttivo.

“Le Narrazioni Urbane”, costituito da architetti, ci indirizzano allo svolgimento dei nostri progetti, il comune dalla parte politica e le banche e grandi associazioni che finanziano.

È stata fatta la grande festa di apertura a settembre 2017, dopo 9 mesi di progettazione e ascolti da parte della cittadinanza. In collaborazione con la Regione Toscana, il Team di Narrazioni Urbane e comune di Certaldo, ma niente sarebbe successo senza il coinvolgimento e la condivisione  delle associazioni, ben 38 compresa la nostra Auser verde argento.

Da allora tutti gli anni il parco LiberaTutti è sempre più frequentato, con manifestazioni, feste e la grande gioia dei bambini. La nostra esperienza e cultura nata con la manutenzione del verde pubblico e gli orti sociali di cui noi siamo i gestori ci ha portato a quest’ennesima sfida.

Domenica 15 maggio è iniziato un nuovo progetto con il contributo della CRF dove noi volontari abbiamo coinvolto bambini e genitori nel piantare ortaggi, semi, fiori e bulbi per poi, a cadenza mensile ritrovarsi per seguire la crescita e il raccolto oltre al profumo e colori dei fiori amici delle api.

Un impegno maggiore per i nostri volontari dove il premio sarà la partecipazione  e la curiosità sempre maggiore dei nostri piccoli orto-giardinieri.

Maddalena Cardillo

Articolo inserito nella newsLetter giugno 2022